25 settembre – Digressione estiva

La scelta di acquistare prima dell’estate una reflex Sony non è da associare alla mia passione per le radio a transistor.
Da tempo in realtà volevo  sostituire la mia Pentax digitale che, dopo otto anni di onorevole servizio, perdeva qualche colpo. Inoltre anche la mia vecchia telecamera miniDV era ormai superata per standard e tecnologia.
Come la stragrande maggioranza degli umani ho da subito esaminato le reflex entry level di Canon e Nikon nella speranza di trovare un prodotto che possa soddisfare entrambe le esigenze.
In realtà l’obiettivo (inteso come traguardo e non come accessorio fotografico!) era quello di acquistare una macchina fotografica prevalentemente orientata al video (full-hd),  funzione ormai presente su quasi tutte le macchine fotografiche. Dopo aver preso in considerazione anche la gamma bridge di Panasonic ho consultato e chiesto alcuni consigli a “Francesco’s Photo Blog”.
Con una competenza ed una cordialità esemplare Francesco ha orientato la mia attenzione sulla gamma “translucent” della Sony che presenta anche nella fascia economica delle reflex effettivi vantaggi proprio per la ripresa video.
Eccomi ora con un’Alpha 37, modello base della gamma Sony comunque dotata, a mio modesto parere, di caratteristiche di tutto rispetto.
Con lei ho passato le vacanze e sperimentato i primi video in alta definizione.

Presto inserirò una mia piccola recensione con punti di forza e … con qualche lieve difetto.

14 giugno – TR610 aggiornamento della scheda

La TR610 si merita sicuramente un posto d’onore nell’albo d’oro della Sony.
Anche per questo motivo ho inserito nella scheda già presente in archivio una descrizione tecnica e alcune notizie relative alla diffusione del modello sul mercato italiano degli anni 60.

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27 Maggio – Una pubblicazione interessante

 

Spesso ho trovato dei riferimenti a questo vecchio libro pubblicato negli Stati Uniti.
Mi sono pertanto deciso ad acquistarlo on-line in una libreria americana. Il volume, usato, era proposto all’ottimo prezzo di dieci dollari (più altri 16,50 $ di spese di spedizione).
La pubblicazione è veramente interessante, specialmente…

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10 maggio – Un “pezzo da 90”: La Sony TR 72

 

La TR72 è il “pezzo forte” della mia collezione Sony.
Si tratta infatti del secondo modello di radio a transistor prodotto a livello mondiale dalla casa giapponese a partire dal dicembre del 1955 (il primo modello è la TR-55).
La TR72 è caratterizzata dal mobile in legno sormontato dalle due grandi manopole, una per la sintonia e l’altra per…

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03 Maggio – Masaru Ibuka

Masaru Ibuka, nato il 11 aprile 1908 a Nikkō City in Giappone, è uno dei cofondatori della Tokyo Tsushin Telecommunications Kogyo Ltd, la società oggi chiamata Sony Corporation.
Nonostante un certa disponibilità garantita dalla famiglia del socio Morita i primi sforzi produttivi della piccola società furono subito indirizzati a cercare prodotti facilmente commerciabili che…

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09 Aprile – Una storia infinita

Rispondendo all’invito del Direttore della rivista “Tutto Digitale” ho detto la mia opinione sul fenomeno della pirateria digitale. Questa è la lettera.

Gentile Direttore,

le scrivo in merito al suo editoriale apparso sull’ultimo numero di aprile.
A mio parere sul diritto d’autore si è parlato tanto – spesso demonizzando la pirateria – ma si è fatto ancora troppo poco per trovare un giusto equilibrio tra la libera circolazione delle idee (in qualsiasi forma siano esse proposte) e la tutela dell’autore. L’argomento d’altronde non è nuovo  e gli over quaranta, come il sottoscritto,  già conobbero il fenomeno agli albori con la duplicazione dei brani musicali attraverso le audiocassette; anche allora si dibatteva su come sconfiggere la “pirateria” pre-informatica.
Gli anni passarono, le case discografiche, ed annessa SIAE, continuarono ad esistere macinando lauti profitti. Poi, come sempre accade quando di mezzo c’è  la rete, oggi tutto è più accessibile, fruibile, veloce.
Anche in questo contesto è sicuramente indispensabile tutelare i  diritti d’autore ma occorre trovare una giusta misura.  Innanzitutto occorre differenziare chi  scarica o copia illegalmente materiale per un suo uso privato da chi trae profitto dalla vendita di copie pirata o dalla pubblicazione di materiale protetto da copyright su siti internet.
Pur condividendo le sue critiche nei confronti delle distribuzioni illegali non mi sento di fare di tutta l’erba un fascio.
Nel primo caso infatti, l’uso personale, ritengo che il comportamento illegale sia stato innescato nel corso degli anni anche da un’eccessiva avidità del sistema di distribuzione.  Ricordiamoci che negli anni di diffusione dei primi masterizzatori  i prezzi dei CD non erano sicuramente popolari ( la sua doverosa citazione del bollino SIAE e dei  successivi balzelli la dice lunga). Nella mentalità dei giovani di quei tempi  i novelli hacker  si trasformavano in altrettanti Robin Hood. Una copia per il povero consumatore rubata al ricco re della casa discografica.
E’ vero che le cose non erano sempre come nei film, ma poi la storia si è ripetuta anche con l’avvento dei DVD (Per il primo DVD Disney che acquistai nel 1999 per provare il mio nuovo player spesi circa 50.000 lire!)
Nella mia posizione di semplice consumatore non sono in grado di proporre delle soluzioni.
La rotta credo sia però già tracciata.
Come è successo in molti altri campi, quali ad esempio il software,  chi gestisce mercato dovrà scendere a dei compromessi per adattarsi alla rete ed avere da essa nuove opportunità. Questo nell’interesse di tutti, consumatori compresi.
Un’ultima precisazione: il paragone finale dello spacciatore mi è sembrato un po’ sopra le righe.
Puniamo pure gli spacciatori ma ricordiamoci che una maggiore “dipendenza” dell’italiano dal cinema, dallo spettacolo e dalla musica – attraverso legali dosi personali  – non farebbe dei danni, servirebbe anzi a diffondere della sana cultura nel nostro bistrattato paese.
Precisazione ironica e senza alcuna vena polemica. Penso infatti che anche molti articoli di Tutto Digitale forniscano un ulteriore contributo a questa giusta causa.
Continui su questa strada.