David Sarnoff ha sicuramente interpretato un ruolo di primo piano nella storia della radio americana ed in generale nelle trasmissioni radiofoniche broadcasting.
Dopo la sua nascita avvenuta il 27 febbaio 1891 a Uzlian in Russia (vicino a Minsk nell’attuale Bioelorussia) si trasferì, all’età di nove anni, con la madre negli Stati Uniti.
Sei anni dopo inizia a lavorare come fattorino per la Marconi Wireless Telegraph Company of America. Questo è l’inizio della sua carriera nella nascente industria delle telecomunicazioni.
Dopo pochi anni Sarnoff divenne assistente operatore di una delle stazioni telegrafiche della Marconi, la stazione di Siasconset al largo del Massachusetts.
Proprio questo lavoro gli consentì di balzare agli onori della cronaca quando nel 1912 captò dei deboli di soccorso… “SOS. Il Titanic ha urtato contro un iceberg. Sta rapidamente affondando”.
La leggenda – poi in parte smentita – vuole che sia stato lui a dare l’allarme alle altre navi della zona e ad informare la stampa.
Mentre il Presidente Taft ordinava a tutti gli altri trasmettitori americani di interrompere le trasmissioni proprio per evitare ogni possibile interferenza con le operazioni di soccorso, il giovane Sarnoff rimaneva alla sua ricetrasmittente per 72 ore fornendo notizie dei sopravvissuti.
Tra realtà e leggenda il suo nome resto comunque legato alla scena del disastro diventando famoso in tutto il mondo. Questo fatto rappresentò un vero e proprio trampolino di lancio e nel giro di pochi anni Sarnoff divenne direttore commerciale dell’American Marconi.
Il 17 ottobre del 1919 fu costituita una nuova società, la Radio Corporation of America, più famosa come RCA, all’interno della quale confluì anche l’American Marconi. La RCA divenne in breve tempo una potenza mondiale nel settore dell’elettronica assumendo di fatto una posizione di monopolio in un settore, quello delle trasmissioni radio, considerato strategico per la nazione.
L’operazione industriale fu connotata da una forte americanizzazione. Lo statuto della RCA prevedeva che soltanto cittadini americani potessero esserne direttori o funzionari e prevedeva che non più del 20% delle azioni potessero essere in mani straniere. Inoltre un rappresentante del governo degli Stati Uniti doveva essere nel comitato direttivo.
Come l’American Marconi anche altre aziende americane di valenza nazionale (General Electric, Westinghouse, AT&T, ecc.) furono “invitate” a trasferire le attività all’interno della RCA.
Questa scelta forzata divenne però anche un’opportunità in quanto numerosi brevetti furono uniti nell’interesse comune; ogni azienda, sulla base della quota di azioni RCA, era infatti rappresentata nel comitato direttivo.
Anche Sarnoff passò alla RCA e proprio in quell’azienda promosse la produzione delle cosiddette “scatole musicali” – le radio di oggi – prevedendo nell’immediato futuro strabilianti piani di vendita.
I scettici funzionari della RCA dovettero presto arrendersi davanti al successo delle prime trasmissioni broadcasting fatte dalla KDKA.
Grazie alle lungimiranti strategie commerciali e ad una conoscenza capillare della compagnia Sarnoff, all’età di trent’anni, divenne nel 1921 direttore generale della RCA per poi passare nel 1930 al ruolo di Presidente della medesima società.
Negli anni 30 la potenza economica della RCA, azienda alla quale era indissolubilmente legato il nome di Sarnoff, iniziò però a preoccupare gli uomini politici che ritennero opportuno scorporare alcuni settori. Nonostante questo, i rapporti tra Sarnoff ed il potere politico, ed in particolare con il presidente Roosevelt, restarono comunque buoni tanto che il presidente della RCA ottenne la nomina a consulente per la comunicazione del comandante in capo dell’esercito degli Stati Uniti.
I favorevoli rapporti con esponenti dell’economia e della politica consentirono a Sarnoff di mantenere un prestigioso incarico all’interno della RCA sino al 1970.
Al di la di questa condizione favorevole a David Sarnoff va sicuramente riconosciuto il merito di aver capito prima di molti altri le enormi potenzialità dei nuovi sistemi di trasmissione, sia nel settore della radio broadcasting che in quello televisivo trasformandosi in uno dei maggiori promotori della diffusione degli apparati radio su larga scala e delle stazioni radiofoniche su tutto il territorio degli Stati Uniti.
La sua vita terminò a New York il 12 dicembre del 1971.