La storia del Ciao Piaggio iniziò negli ’60.
La presentazione avvenne nell’ottobre 1967 e piacque subito per la sua disarmante, assoluta, apparente semplicità. Niente a che vedere con il variegato scenario dei ciclomotori a pedali di allora, che avevano contribuito in modo massiccio alla movimentazione di massa, emancipata evoluzione della cara bicicletta del Dopoguerra. Non era sicuramente il primo ciclomotore a pedali a presentarsi sul mercato… (vai all’articolo completo)
06 mar – Motoalternativo
Forse la moto è l’unica vera passione che mi ha accompagnato per tutta la vita. Dalla scoperta che feci a 14 anni cavalcando (si fa per dire) un ciclomotore a ruote piccole (Legnano Tiko Tiko) ho sempre amato le due ruote.
Piccole o grandi cilindrate sono entrate a far parte della mia modestissima collezione che cerco di custodire con cura.
Amare la moto infatti non significa solo guidare, significa curare, smontare, sporcarsi le mani. E proprio per questo ho ammirato il progetto di un gruppo di appassionati bolognesi che si sono ritrovati a lavorare insieme unendo la passione per il restauro e la trasformazione delle moto.
Motoalternativo Garage: il nome già rappresenta bene l’idea che sta alla base di questa bellissima iniziativa.
Per tutto il resto vi rimando al sito del gruppo.
16 feb – Moto G.D
La visita alla collezione Nigelli è stata l’occasione per riaprire un libro regalatomi molti anni fa: Moto G.D di Enrico Ruffini, una pubblicazione della “collana monomarca” di Giorgio Nada Editore.
Forse non tutti sanno che questa Casa Editrice è un punto di riferimento per tutti gli appassionati di motori. Libri specialistici, raccolte illustrate, storie dei piloti più famosi all’interno dei quali possiamo trovare molte informazioni e dettagli non sempre reperibili in internet.
Anche il piacere di possedere il libro, poterlo sfogliare, gratificarsi con le tante illustrazioni rappresenta ancor oggi un piacere di cui non mi riesco a provare nonostante lo sterminato mondo del web.
Ed è proprio rileggendo alcune pagine di questo libro, pubblicato nel 1990, che ho trovato un bellissimo passaggio che ci fa ben capire lo spirito che animava la Bologna dei motori:
Mario Mazzetti, fondatore della MM, fu alla G.D come collaudatore nel 1923. Alfonso Morini, suo socio, nel 1937 si rese indipendente e dette vita alla casa omonima, che divenne celebre nel dopoguerra e ancor oggi continua la sua attività nel gruppo Ducati-Cagiva. Le tendenze separatiste emerse nel periodo Ghirardi causarono il sorgere di due nuove marche, che però ebbero vita effimera: la Dall’Oglio (1926) e la BB dell’ingegnere Bocchi (1927). I fratelli Conti Boselli, già concessionari a Milano, costruirono nel 1937 la casa FB, che produsse la Mondial, dominatrice nei circuiti internazionali negli anni Cinquanta. I nomi di Cavedagni e Sceti sono legati alla vicenda G.D fin dagli inizi: sappiamo che, nel 1929, i due uomini capaci si misero in proprio facendo nascere la CM, fabbrica di ottime moto, che agì fino al 1958. La Minarelli Motori, a tutt’oggi in piena attività, proviene da Vittorio Minarelli, tecnico della G.D prima della guerra. Così pure Otello Cattabriga, che si distinse per le macchine frigorifere, fu in rapporti con la G.D per la realizzazione della 175 nel 1929. Poerio Carpigiani, altro pioniere dell’industria del freddo, usò questa motoleggera in alcune corse per dilettanti. E che dire dei Drusiani? Padre e figlio nei loro modesti locali di via Milazzo, lavorarono a lungo per la G.D, acquisendo una tale maestria da meritarsi la stima incondizionata di tutti quelli che si rivolgevano a loro per ogni sorta di questioni motoristiche.
La generazione che fu capace di impegnarsi in modo così proficuo è ormai al tramonto ed il suo modo di progettare appare del tutto superato di fronte alla tecnologia moderna, che si affida più all’intelligenza artificiale che alla fantasia. Ma se oggi siamo arrivato a tal punto, il merito va riconosciuto a quelli che spesero il loro ingegno tra squadre, regoli e compassi. Quando per far notare la loro bravura, si usava dire “Ha cominciato alla G.D”; “Ha fatto pratica alla G.D”…
13 feb – Collezione Nigelli
Nigelli è una bellissima e curata collezione privata di moto di produzione nazionale ed estera che si trova a Monte San Pietro, una località poco distante da Bologna.
Bruno Nigelli, il fondatore dell’azienda NIFO, guidato dalla sua passione motoristica ha raccolto nel corso degli anni molti modelli a due ruote con particolare attenzione alla produzione locale…
27 ott – Why Sony?
The magic of Sony (secondo capitolo)
26 ott – Avviso ai viaggiatori
Per chi di voi non avesse avuto la fortuna di sentirlo a teatro vi consiglio di visionare in rete il pezzo di Gioele Dix incentrato sulla lettura di questa interessante targhetta che ornava i treni delle vecchie vetture delle FS.
La padronanza lessicale unita ad un ritmica semplicemente perfetta fanno di questo monologo un punto di riferimento nella storia della comicità italiana.
25 ott – Sony TR84
Era abitudine classificare le radio a transistor in funzione della loro dimensione. Le radio portatili miniaturizzate si definivano “shirt pocket size” (da taschino di camicia) mentre i modelli portatili di maggiori dimensioni venivano definiti “coat pocket size” (da tasca da cappotto). Alcuni, specialmente nel caso delle coat pocket size, erano dotati di cinghia superiore da trasporto …
24 ott – The Magic of Sony
Dopo un lungo periodo di inattività ho deciso pubblicare progressivamente in lingua originale ed in italiano i contenuti del libro di Enrico Tedeschi, “The magic of Sony”.
Ringrazio per questo Richard che mi ha autorizzato a condividere in rete il lavoro del padre.
Spero così che le preziose informazioni storiche raccolte possano ancor oggi essere utilizzate dai molti appassionati e collezionisti del settore.
Vai all’INTRODUZIONE (versione in italiano)
Go to INTRODUCTION (english version)
28 aprile – Enrico Tedeschi
La storia della radio e della Sony
Il libro che più mi ha aiutato nella ricerca e nella conoscenza della storia della Sony è la pubblicazione di Enrico Tedeschi; Lo scrittore è uno dei tanti italiani che, probabilmente, ha avuto più fortuna all’estero.
La sua passione lo portò ad aprire a Roma un piccolo museo personale della radio che ospitava migliaia di pezzi. Leggi tutto “28 aprile – Enrico Tedeschi”
20 aprile – Randy la radio a transistor
Negli anni 60 Sony capì che la prossima “frontiera dei consumatori” era costituita da bambini. Certo, non avevano i soldi dei genitori, ma una cosa che i bambini potevano fare era piangere, supplicare e lanciare attacchi per ottenere nuovi fantastici giocattoli, cereali per la colazione e ….. radio a transistor!
Sony ha pubblicato questo piccolo libro nel 1963 per presentare il pubblico di Howdy Doody / Mickey Mouse Club alle radio tascabili.
All’interno delle pagine c’erano le avventure di Randy the Transistor Radio insieme ai suoi amici Benny Battery, Charlie Cabinet, Tony Tuner Knob, Tom Transistor e… ( vai alla pagina )